Il Solitario della Bastiglia è un gioco da tavolo simile alla Dama Cinese e rappresenta un bel test di intelligenza e strategia.
Non se ne conosce con sicurezza l’inventore, ma diverse fonti attribuiscono l’origine del gioco ad un prigioniero della Bastiglia.
Si racconta, infatti, che sia stato un nobile francese, prigioniero alla Bastiglia, a inventare il Solitario al tempo di Luigi XIII. A conferma dell’origine francese del Solitario c’è anche un’incisione del 1697 che ritrae la Principessa di Soubise impegnata nel gioco. La scacchiera è identica a quella di un antico gioco vichingo, noto come “La volpe e le oche”. Si sa che fu molto popolare e diffuso nell’Europa del 1800 ed era conosciuto col nome di “piolo solitario“, in quanto si giocava su una tavola forata in cui venivano spostati e infilati dei piccoli pioli di legno.
Il gioco consiste nel muovere una pedina alla volta lungo le linee orizzontali, verticali o diagonali, in modo da “saltare” la pedina vicina, che così viene eliminata dal tavolo di gioco. Per farlo, basta cliccare su una pallina, tenere premuto su di essa il tasto sinistro del mouse e trascinarla nella nuova posizione. Il salto della pedina può essere eseguito se il posto di destinazione è libero.
La partita termina quando si arriva ad un punto in cui non è possibile eseguire altre mosse. Se sulla scacchiera è presente una sola pedina il giocatore ha vinto. Una ulteriore sfida consiste nel terminare il gioco con l’ultima pedina collocata nella posizione centrale della scacchiera.
Obiettivi didattici: eseguire percorsi sotto regole prestabilite, determinare sequenze, stabilire strategie
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